Ci sono modi, altri modi, infiniti modi. Ci sono gusti, altri gusti, infiniti gusti. Ognuno corrisponde a uno di noi. Non c'è buono o no, c'è solo il soggettivo.
Ma cos'è allora che ci invoglia a provare una ricetta che leggiamo su un blog? Non abbiamo sentito nessun odorino allettante, né tanto meno abbiamo assaggiato.
Saranno gli ingredienti che si confanno ai nostri gusti, alle nostre abitudini e ci ricordano piatti già provati con successo? O saranno le foto, l'ambientazione e l'introduzione alle ricette?
Io ho appena iniziato con il blog, non ho talenti particolari per fotografia e allestimenti e quando mi trovo a fare le foto, rigorosamente con il cellulare, perché non ho tempo/voglia di andare a prendere la macchina fotografica, rido di me.
Rido di me, perché da un lato le foto che vedo in giro mi fanno diventare una food porn addicted e mi spingono a provare almeno a entrare nel gorgo del bello e, dall'altro, mi sembra assurdo pensare a come poter imbellettare un piatto, facendone quasi un prodotto confezionato e svuotato del suo significato. E poi dovermelo mangiare anche mezzo freddo dopo il servizio fotografico!
"Ora preparo il set" dico a mio marito scherzando. Ma non ho posate anticheggianti e decorate. Tovaglie? Manco a parlarne! Uso le tovagliette americane, si lavano e asciugano in un attimo! I piatti, vassoi, tazze, bicchieri? I più carini che ho sono quelli delle Principesse Disney della mia bimba. Pazienza! Perché poi, di un piatto si apprezza la presentazione ok, ma fondamentale è il sapore, sono i profumi, la consistenza, tutte cose che su Internet non si riescono a comunicare se non a parole, ma quelle credo servano a poco. E allora ha senso?
Ma sì dai, semplicemente, se una cosa ci è piaciuta si passa parola, cercando di invogliare altri a provare qualcosa che abbiamo gradito e lo si fa puntando sull'unico senso che abbiamo a disposizione su questo canale, cioè la vista.
Io ho moltissimo da imparare, o forse non imparerò mai, ma comunque mi diverte, secondo i miei gusti, tempi e modi, e lo scopo è positivo, è condivisione.
Dopo questo preambolo delirante, ecco la lasagnetta aperta, una di quelle ricette che condivido volentieri perché ci è piaciuta molto, anche a chi in casa brontola quando il menù prevede pesce.
Ingredienti
per 4 persone
12 sfoglie fresche di pasta all'uovo o 16 a piacere se si preferisce fare uno strato in più
(tagliate in rettangoli o quadrati delle dimensioni gradite (io circa 10x12 cm)
700 gr di ricotta mista
100 gr di salmone affumicato
2 porri
mezzo bicchiere di vino bianco secco
olio evo
pepe nero
sale
latte qb
Io ho abbinato alla lasagnetta una salsina, tipo besciamella all'acqua e olio evo, allo zafferano:
Ingredienti:
10 ml di olio evo
20 gr di farina 00
220 acqua
sale
mezza bustina di zafferano in polvere (0,05 gr)
Pulire a lavare accuratamente i porri, tagliarli a rondelle sottili e metterli in una padella con un filo d'olio. Lasciar stufare a fuoco basso finché non sono teneri e il liquido di cottura si è ritirato. Aggiungere il salmone tagliato a pezzetti e continuare la cottura per due minuti. Alzare la fiamma e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco, spegnere appena il vino è evaporato. Tenere da parte.
Per la salsa allo zafferano: scaldare l'olio in un pentolino, poi fuori dal fuoco aggiungere la farina tutta in una volta e diluire gradualmente con l'acqua girando bene per non avere grumi. Salare, poco, e rimettere sul fuoco a far addensare.
Mettere metà della salsa in un contenitore a parte e aggiungere la mezza bustina di zafferano, sciolto in un goccio d'acqua. Tenere da parte.
Lavorare la ricotta con una frusta, aggiungendo gradualmente un po' di latte, quanto basta perché diventi leggermente cremosa (io ho utilizzato la ricotta fresca, non quella confezionata che è già cremosa di per sé).
Sbollentare le sfoglie di pasta all'uovo per poco più di un minuto in abbondante acqua salata bollente, scolarle passandole in acqua fredda con un goccio d'olio e poi sistemandole ad asciugare su un canovaccio di cotone.
Comporre gli strati, io ho utilizzato delle pirofile ovali monoporzione:
mettere sul fondo uno strato di salsa allo zafferano, una sfoglia di pasta e coprirla con la crema di ricotta e il sugo di salmone e porri. Fare un altro strato, mettendo sopra un'altra sfoglia, la crema di ricotta e il sugo. A piacere fare un terzo strato, continuando come appena indicato.
Concludere con una sfoglia di pasta, su cui andrà distribuito un velo della salsa bianca, quella a cui non abbiamo aggiunto lo zafferano (salsa tipo besciamella).
Mettere in forno già caldo a 200°C ventilato per circa 10 minuti ed eventualmente passare un attimo sotto al grill per gratinare leggermente la superficie.
Servire caldo.
Nota:
- se si preferisce saltare il passaggio in forno e preparare subito la lasagna nel piatto, lessarle lasciandole nell'acqua bollente fino a cottura, scolarle su un canovaccio, utilizzarle subito componendo direttamente gli strati nel piatto e servire.
0 commenti:
Posta un commento